Trasporto elettrico aziendale: ne vale la pena?

Conviene passare al trasporto elettrico aziendale, cambiando tutto il proprio parco macchine per essere più sostenibili?

Trasporto elettrico aziendale: è la scelta migliore?

Un argomento molto dibattuto, che riguarda da vicino i nostri comportamenti green di tutti i giorni come i comportamenti green di un’azienda, è il motore elettrico per autotrasporto. La domanda che molti si fanno è: l’auto elettrica inquina o no? Il trasporto veicolare ha un grosso peso sulla quantità delle emissioni nocive al clima terrestre, perciò rendere la nostra mobilità e quella collegata alla nostra azienda più sostenibile aiuterebbe molto a risolvere il problema dei cambiamenti climatici, a molti livelli.

Ma c’è chi sostiene con insistenza che i motori alimentati a energia elettrica userebbero l’energia della rete, prodotta in grande percentuale bruciando carbone (centrali termoelettriche), quindi producendo sostanze inquinanti, gas serra e polveri.

Altre critiche mosse abitualmente ai motori green riguardano:

  • L’idrogeno, usato come combustibile alternativo, si ricava dal metano, quindi da una fonte fossile.
  • Il bioetanolo, altra alternativa pulita alla benzina, si produce dalla fermentazione della canna da zucchero, coltivata con fertilizzanti, e la sua distillazione produce grandi quantità di CO2.
  • Il silicio delle celle fotovoltaiche produce energia pulita, dal sole, ma è estratto dalle miniere con gravi implicazioni etiche e di inquinamento.
  • Le auto elettriche contengono in gran percentuale alluminio, litio e grafite: l’alluminio nella sua lavorazione richiede 8 volte più energia dell’acciaio, il litio si estrae usando sostanze inquinanti, la grafite non è altro che una forma di carbonio.

Ecco le risposte a queste obiezioni, una per una:

  • Non è vera l’eguaglianza energia elettrica = carbone. In Europa complessivamente solo il 26% dell’elettricità è prodotta da centrali termoelettriche alimentate a carbone, in Italia il 16.44%. Sta peggio la Polonia, che sfiora il 90%, la cui economia è fortemente basata sul carbone.
  • Sono vere le obiezioni su idrogeno e bioetanolo, e confermano la scarsa sostenibilità attuale delle principali alternative green.
  • Il silicio è molto abbondante nella nostra crosta terrestre, di cui costituisce il 28%, ed è comunque molto utilizzato nell’industria dell’acciaio, del vetro, edile, e in forma più pura nei semiconduttori. In altre parole, a meno di rinunciare ai telefonini, l’estrazione del silicio continuerebbe.
  • Anche i veicoli a combustibili fossili contengono alluminio in grandi quantità.
  • Qualsiasi forma di estrazione mineraria, a cominciare da quella dei combustibili fossili, presenta pesanti problemi ambientali e interrogativi etici. Non fa eccezione il litio, ma ogni alternativa finora si è dimostrata peggiore.
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In conclusione: è vero che un auto elettrica inquina quanto e più di un diesel?

Secondo RSE (Ricerca sul Sistema Energetico) del 2019, dati provenienti dalla letteratura scientifica dimostrano che, durante un intero ciclo di vita, un’auto elettrica emette circa la metà di CO2 equivalenti rispetto a un veicolo che bruci combustibili fossili, di cui il 68% sono emissioni legate alla generazione di energia elettrica, quindi destinate a diminuire in futuro in seguito alla politica europea sulla decarbonizzazione.

Bisogna considerare poi nel discorso sull’inquinamento anche lo smaltimento e il riciclo delle batterie, che nelle auto elettriche sono grandi e inquinanti. Questo discorso sulle batterie richiama poi una questione etica, che riguarda la fase di estrazione: uno dei metalli usati è il cobalto, prodotto principalmente dalla Repubblica Democratica del Congo, paese non proprio ben messo quanto al rispetto dei diritti umani e del lavoro minorile. Inoltre resta aperta la questione dello smaltimento: cosa faremo delle tonnellate di batterie esauste che la conversione al trasporto elettrico produrrà?

Insomma, l’auto elettrica non può essere vista come la soluzione a tutti i mali che affliggono il pianeta, ma in tutti i casi è già meno inquinante del trasporto che consuma combustibili fossili, ed è destinata a migliorare. 

Massimo Boyer
Massimo Boyer
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