Linguaggio del corpo: cosa comunichiamo?

Il corpo parla. Siamo certi di capirlo?

Viviamo in un’epoca in cui la comunicazione è tutto. Si comunica con ogni mezzo, in ogni occasione, nei settori più disparati.

Ciascuno di noi entra, anche suo malgrado, in un turbine di meccanismi che hanno come centro il “messaggio”.
 Siamo comunicatori attivi: scriviamo post sui social, messaggi su Whatsapp, parliamo in pubblico per lavoro.

Allo stesso tempo, però, siamo costantemente sottoposti ai messaggi degli altri e bombardati da input di ogni natura: immagini, parole, slogan, parole, suoni.


La parola è la protagonista principale di tutte le comunicazioni, regina indiscussa in moltissimi contesti. Questo perché è immediata, rapida e, in un certo senso, al passo coi tempi.

Sempre più spesso, però, si tralasciano altri aspetti della comunicazione e non si valorizzano moltissimi strumenti che si hanno a disposizione. Un messaggio, infatti, non è composto solo dal suo contenuto, ma anche dal come viene trasmesso.

Comunicazione non verbale tra persone: l’uso del linguaggio del corpo

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Soffermiamoci sulla comunicazione tra persone, per esempio una riunione di lavoro, un colloquio, una conferenza. È ovvio che il tema sia fondamentale, ma esso può e deve essere valorizzato, potenziato e sostenuto dal modo in cui lo si esprime.

Quante volte ci è capitato di assistere a una presentazione interessante nel contenuto, ma molto noiosa nell’esposizione? Quante volte il curriculum di una persona appare perfetto per un ruolo, ma l’immagine che essa ci restituisce non sembra corrispondere?

Il corpo, in tutto questo, gioca un ruolo fondamentale. La postura, l’uso della voce, il ritmo di esposizione, il modo di muovere le mani, lo sguardo, sono solo alcuni degli elementi che possono influenzare la resa di una esposizione.

Lo psicoterapeuta Alexander Lowen, esperto di bioenergetica, diceva “Il linguaggio del corpo non mente mai”. Questo significa, appunto, che il nostro corpo parla, ma, quando non ce ne accorgiamo o lo utilizziamo in maniera inconsapevole, rischiamo di non essere efficaci e di non raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati.

Messaggi verbali vs messaggi non verbali

Il linguaggio del corpo è meno immediato della parola, il nostro interlocutore non ha magari strumenti certi per decodificarlo, ma molti studi provano che, quando c’è una certa discrepanza tra ciò che si dice e ciò che esprime il corpo, tutto ciò che è non verbale prende il sopravvento e chi ci sta ascoltando si focalizza su questi aspetti.

I messaggi non verbali, infatti, non viaggiano sulle strade della razionalità, ma su quelle del subconscio e dell’istinto e molto spesso ci influenzano più di quanto ci rendiamo conto.

Quando siamo comunicatori attivi, quindi, è importante conoscere lo strumento che si ha a disposizione per utilizzarlo al meglio e renderlo efficace.

Consapevolezza è la parola chiave da cui partire per questo viaggio. Siamo consapevoli di come muoviamo le mani quando parliamo? Quel movimento è efficace o disperde solo energia che potremmo usare in altro? Ci rendiamo conto di alzare le sopracciglia in un certo momento? E soprattutto sappiamo cosa questo comunica al nostro ascoltatore?

Esiste un’enorme bibliografia che parla di questi argomenti, ma se non si è del settore, spesso ci si affida ad articoli che non approfondiscono davvero l’argomento. Per esempio, è vero che le braccia conserte rappresentano un segno di chiusura, ma unite allo sguardo e ad altri segnali possono parlare anche di bisogno di protezione o di semplice freddo.

Insomma, l’argomento è complesso e articolato, ma tutti dovremmo imparare a conoscerci meglio e a valorizzare le potenzialità comunicative che abbiamo. Ognuno di noi ha caratteristiche specifiche, che possono diventare veri e propri cavalli di battaglia nella nostra comunicazione, magari cercando di arginare semplicemente ciò che ci indebolisce.

Cosa fare quindi? Per rispondere a questa domanda usiamo le parole di Richard J. Bowerman, esperto di comunicazione efficace: “Sii consapevole del tuo Linguaggio del Corpo. Diventa consapevole di ciò che i tuoi occhi, la tua bocca, la tua postura e le tue mani stano facendo (e comunicando!). Usa questi strumenti a tuo vantaggio.”

Chiara Bertazzoni
Chiara Bertazzoni
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