Batterie al sale: l’alternativa green

Negli ultimi anni, la produzione e l’utilizzo delle batterie al litio sono cresciuti in maniera esponenziale, grazie alle loro prestazioni elevate e alla loro capacità di immagazzinare energia in modo efficiente. Tuttavia, l’impatto ambientale della produzione e dello smaltimento delle batterie al litio è diventato sempre più evidente, spingendo ricercatori e produttori a cercare alternative più sostenibili.

In questo articolo parleremo delle batterie al sale, una delle alternative green alle batterie al litio che sta suscitando un grande interesse tra gli esperti del settore e sono decisamente più green rispetto alle batterie al litio.

Al momento esistono alcune ditte che le producono comprese alcune ditte italiane. Sono batterie al sale da cucina.

Le batterie contengono anche nichel e funzionano, per chi ha studiato chimica, secondo la seguente reazione 2Na+NiCl2 ⇔2NaCl+Ni

Come funzionano le batterie al sale

Le batterie al sale, come suggerisce il nome, utilizzano il sale da cucina come uno dei principali componenti dell’elettrolita.

Durante la fase di carica si forma cloruro di nichel e la reazione va letta da destra a sinistra. Le batterie accumulano energia sotto forma di calore Devono infatti superare la temperatura di fusione del sodio e inoltre l’elettrolita di alluminio diventa una membrana sopra i 300 °C di conseguenza queste batterie lavorano a circa 270- 350°C. Durante la fase di scarica si riforma cloruro di sodio e si rilascia energia.

Vantaggi e svantaggi delle batterie al sale

Le batterie al sale presentano diversi vantaggi rispetto alle batterie al litio.

In primo luogo, i materiali utilizzati sono di facile reperibilità e non tossici per l’uomo, il che le rende più sostenibili dal punto di vista ambientale. Inoltre, le batterie al sale sono completamente riciclabili e hanno una durata prevista di circa 20 anni senza bisogno di manutenzione.

Il loro funzionamento è garantito anche a basse temperature ambientali e la loro efficienza non cala con l’utilizzo (non soffrono in altre parole del cosiddetto effetto memoria) proprio perché sono insensibili alle variazioni di temperatura, operando a temperatura costantemente elevata.

Tuttavia, le batterie al sale presentano anche alcuni svantaggi. In particolare, non sono adatte per ricariche veloci o utilizzi irregolari, poiché hanno bisogno di hanno bisogno di 10-12 ore per raggiungere la temperatura interna operativa e cominciare di nuovo il processo di carica.

Applicazioni delle batterie al sale

Nonostante i loro svantaggi, le batterie al sale potrebbero essere utilizzate in alcune applicazioni specifiche. Le batterie al sale sono completamente riciclabili e potrebbero essere utilizzate vantaggiosamente per alcune applicazioni quotidiane e ripetitive, per esempio per l’accumulo di energia da fonti rinnovabili intermittenti. Le dimensioni delle batterie al sale sono paragonabili a quelle delle batterie al litio però il costo è ancora elevato e manca l’infrastruttura. Inoltre non sono adatte per l’accumulo saltuario e per le applicazioni di piccola taglia, quindi per telefoni e smartphone.

Zero Pixel vi  aiuta a orientarvi nel variopinto mondo della green economy e a trovare la soluzione più adatta per la vostra azienda. CONTATTACI.

Massimo Boyer
Massimo Boyer
Articoli: 23