Social media trend 2021: evoluzioni di piattaforme e utenti

Che impatto ha avuto la pandemia da Covid-19 sui social nel 2020 e quali saranno i social media trend del 2021? Vediamoli insieme.

Il 2020 è stato un anno che ha naturalmente costretto le aziende a rivedere i loro social media plan per adattarsi alla pandemia ancora in atto e di cui si dovrà tenere conto anche per tutto il 2021.

A giugno abbiamo esaminato i 7 principali trend di marketing post-Coronavirus, che rimangono comunque validi, ma sappiamo ora che di “dopo” non si può ancora parlare.

La pandemia avrà un impatto molto più a lungo termine sulle strategie di marketing e comunicazione delle aziende, che andranno adattate in base alle contingenze.

La situazione in cui ci siamo ritrovati ci ha spinto ha una rivalutazione dei nostri valori, costringendoci a fermarci e riflettere e facendoci riscoprire i semplici piaceri della vita: questo è un grosso cambiamento nel pensiero dei consumatori, di cui si dovrà tener conto.

Per questo abbiamo deciso di confrontare i principali report di quest’anno, aggiornando quelli che erano previsti come trend per l’anno che sta finendo con le previsioni sui social media trend 2021.

social media trend 2021

Social media trend 2021: confronto con i trend 2020, tra conferme e novità

Tik Tok

Ora sappiamo che Tik Tok è stata l’app più scaricata del 2020 (Social Media Today). Nel 2021 continuerà a crescere, soprattutto tra le generazioni più giovani, spingendo il trend dell’open source creativity, ovvero dei contenuti creati in forma collaborativa (report We Are Social).

Si desume chiaramente da tutti i report sui social media trend 2021 che i contenuti co-creati o remixati dagli utenti, con filtri o altri strumenti messi a disposizione dagli stessi brand per generare anche dei meme, saranno una delle tendenze più gettonate.

Gli advertiser tengano conto che tramite la piattaforma Tik Tok Creator Marketplace, che mette in contatto i brand con i top creator giusti, si possono ad esempio attivare campagne con branded hashtag challenge e ottenere risultati che su altri social sarebbero difficilmente immaginabili.

Oltretutto, ultimi dati disponibili alla mano, al momento Tik Tok è la piattaforma i cui utenti sono più portati a scoprire nuovi prodotti e a concludere un acquisto (Tik Tok For Business).

Se come brand vi rivolgete o volete rivolgervi alla Generazione Z, il nostro consiglio è di tenere ben presente questo trend nella pianificazione della vostra strategia di marketing per il 2021.

Community rilevanti e influencer affidabili

Così come gli utenti ricercano community più autentiche e genuine a cui partecipare, si afferma sempre di più la tendenza a seguire influencer che ispirino affidabilità.

La pandemia ha portato a galla comportamenti poco rispettosi, come il non rispetto delle norme anti-contagio o la diffusione di fake news da parte di personaggi pubblici molto influenti, che sono stati aspramente criticati.

Così come è maturata una maggiore consapevolezza negli utenti sull’utilizzo delle piattaforme social, allo stesso modo sono diventati un po’ più “choosy” nel scegliere chi seguire e perché.

“Integrità, presa di responsabilità e attitudine a esercitare in modo responsabile la propria influenza sproporzionata” (report We Are Social) sono le caratteristiche a cui si dà maggiore attenzione in questo momento, alla luce anche di grandi temi sociali quali parità di genere o movimenti come Black Lives Matter.

L’83% delle persone a livello globale si aspetta dai brand un utilizzo dei social in ottica di creazione di community solidali (Edelman 2020), implementando ad esempio l’uso di gruppi privati su Facebook.

Autenticità e trasparenza sono le caratteristiche più care alle nuove generazioni, ma anche a quelle di adulti più consapevoli. Per questo è meglio collaborare con influencer che rispecchino queste caratteristiche, anche con meno follower, ma che saranno più attivi e interessati nella nicchia di appartenenza.

Storytelling nei post social

Se per i post sponsorizzati bisogna essere più brevi e concisi per veicolare una call to action che porti l’utente ad acquistare un dato prodotto o servizio, da un po’ di tempo abbiamo notato la tendenza di brand e creator a essere un po’ più prolissi nei contenuti che postano sui social. Ad esempio su Instagram, creator e brand scrivono caption più emozionali ed empatici, ricorrendo più spesso allo storytelling, perché l’utente percepisce un maggior valore in questo tipo di contenuto.

Messaggistica privata

Facebook Inc. ha annunciato già un anno fa la volontà far convergere tutta la messaggistica delle sue app (Messenger, Instagram direct e chat di WhatsApp) in un unico luogo. Ad oggi non sono ancora arrivati a una soluzione definitiva, ma la sempre maggiore importanza della messaggistica privata anche a livello di ads ci fa pensare che ci si arriverà molto presto.

È notizia recente che Facebook Inc. è stata accusata dalle autorità antitrust americane ed europee, assieme ad altre big tech, di limitare l’innovazione per aver concentrato nelle proprie mani troppo potere di mercato con ripetute acquisizioni illecite di app concorrenti e altri comportamenti scorretti. Cosa potrebbe succedere se il colosso miliardario di Zuckerberg fosse poi costretto a cedere asset come Instagram e WhatsApp? La vicenda non si risolverà di certo nel breve termine, ma vi terremo aggiornati.

Brand considerati in base alle posizioni prese su tematiche sociali rilevanti

Come avevamo già messo in luce lo scorso anno, un brand non può più permettersi di rimanere neutrale rispetto a tematiche come i cambiamenti climatici, il razzismo, la nuova normalità dettata dalle norme anti-contagio e le conseguenze economico-sociali della pandemia.

Mai come quest’anno l'”attivismo da poltrona” ha subito un cambiamento tangibile. Le persone si mobilitano attraverso vaste community online per agire nel mondo reale, mettendo in essere proteste per i cambiamenti a cui aspirano.

Questa tendenza ha costretto e costringerà anche nei prossimi mesi sia brand che piattaforme a ripensare al ruolo che hanno nei dibattiti attuali e quindi a prendere posizioni nette attraverso campagne che mobilitino le proprie community.

attivismo social offline

Benessere social con una maggiore consapevolezza da parte degli utenti

L’uscita del film The Social Dilemma ha spinto le persone a riflettere sulla pervasività e l’onnipresenza le piattaforme social nelle nostre vite di utenti e consumatori.

Nonostante la percezione largamente negativa e l’impatto che i social hanno sulla salute mentale, specialmente sui più giovani, si ha oggi una maggiore consapevolezza rispetto a questi mezzi. I social sono anche stati fondamentali quest’anno per mantenere le nostre relazioni offline e questo ha sicuramente avuto un impatto positivo sulle nostre vite.

La Generazione Z e la futura Generazione Alpha utilizzano i social per discutere e portare l’attenzione su argomenti che gli stanno particolarmente a cuore come politica, uguaglianza, educazione, salute mentale, finanza e alimentazione (report Hubspot + Talkwalker).

Contrasto alle fake news

Facebook sta implementando l’invio di notifiche agli utenti che hanno interagito con un articolo disinformativo, cancellato poi dalla piattaforma per aver violato i termini di servizio. La piattaforma porterà gli stessi utenti a connettersi con fonti di informazione autorevoli.

Per ora il focus di questa funzione sono le notizie relative alla pandemia da Covid-19, che ha amplificato per tutto l’anno il problema delle fake news e della disinformazione galoppante sui social media.

Trovare dei modi efficaci per limitare il più possibile la diffusione di fake news sarà una delle sfide che dovranno affrontare tutte le piattaforme social anche nel 2021.

AI marketing per favorire le conversazioni con gli utenti

L’intelligenza artificiale è già utilizzata da un paio d’anni per il conversational marketing, basato sulla conversazione. Esso mira a coinvolgere i clienti o potenziali tali tramite l’uso di chatbot, messaggi sui social, chiamate, ecc., costruendo relazioni attraverso contenuti personalizzati one-to-one.

In questo modo i brand potranno guidare l’utente all’acquisto in un modo più soft, abbandonando un linguaggio aggressivo tipico della vendita in favore di un tono più empatico, integrandolo con il servizio clienti.

A settembre Facebook aveva annunciato il Project Aria, con cui sta sviluppando i propri occhiali smart per la realtà aumentata. Anche Apple è al lavoro su un progetto simile, che dovrebbe vedere la luce più o meno nello stesso periodo.

Il set Oculus di Facebook per la realtà virtuale, invece, ha visto un grosso aumento delle vendite nel 2020. Questo perché prezzo ora è più accessibile e le persone hanno cercato nuovi modi per distrarsi durante il lockdown. Si apriranno nuovi scenari per quanto riguarda l’attività di advertising in ambienti immersivi, permettendo ai brand di sfruttare nuovi modi di connettersi al proprio pubblico.

Per questo motivo il social gaming sarà un meta-trend: i videogiochi hanno delle community in continua espansione sui social. I brand possono approfittarne per arrivare più facilmente al proprio pubblico target con delle partnership ad hoc o sviluppando dei propri ambienti ludici virtuali.

oculus facebook vr

Social media trend 2021 aggiuntivi

Focus sull’e-commerce

Novità di quest’anno come Facebook Shops, le funzioni Checkout e Live Shopping su Instagram, l’introduzione del Carrello su WhatsApp Business con cui fare acquisti in un clic e il fatto che anche Tik Tok stia concentrando i propri sforzi sull’e-commerce ci spinge a pensare che il 2021 sarà l’anno del social e-commerce.

Eventi in live streaming

Sperando che nel 2021 ci sia un graduale ritorno alla normalità con eventi in presenza, il live streaming continuerà ad essere utilizzato anche come alternativa low cost.

Nostalgia marketing

Nei momenti di crisi è normale che si venga presi dalla nostalgia dei “bei tempi andati”, che nel nostro caso risalgono solo allo scorso anno. Riuscire a distrarre gli utenti dai problemi attuali con ricordi positivi, collegandoli al proprio brand, per esempio con una riedizione di un prodotto amato negli anni passati, potrà rivelarsi un’intuizione vincente.

Contenuti relativi al Covid

Talkwalker ha definito le 4 C dei contenuti relativi al Covid che i brand dovranno tenere in considerazione per le loro campagne di marketing: Community, Contactless, Cleanliness, Compassion.

Naturalmente tutte queste tendenze andranno verificate strada facendo. Ma sono un ottimo punto di partenza per sviluppare le proprie strategie social per il 2021.

Laura Passador
Laura Passador
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