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Facebook e Instagram (piattaforme di Meta) e Google Ads sono i canali principali per la pubblicità online. Entrambi offrono un pubblico vasto, ma funzionano in modo diverso e sono indicati per obiettivi differenti.
Google Ads intercetta gli utenti che stanno attivamente cercando un prodotto o servizio, mentre Meta Ads mostra i tuoi contenuti a un pubblico profilato per interessi e dati demografici.
Capire bene queste differenze aiuta a decidere dove investire il budget pubblicitario in modo più strategico.
Costi e modelli di pagamento
Sia Meta che Google Ads utilizzano un modello d’asta, in cui si paga in base a clic (CPC) o a impression (CPM).
In linea generale, i costi medi su Meta sono inferiori: con lo stesso budget si riescono a ottenere più clic o visualizzazioni rispetto a Google che comunque offre spesso una qualità del traffico più alta, specialmente quando si tratta di utenti pronti all’acquisto.
Meta consente di impostare campagne ottimizzate per vari obiettivi (clic, impression, conversioni) con costi spesso più bassi, ideali per chi ha un budget contenuto.
Google invece richiede investimenti un po’ più alti ma permette di raggiungere persone con un’intenzione molto precisa, ad esempio chi cerca un prodotto specifico su Google.

Opzioni di targeting
Una differenza sostanziale è il modo in cui si raggiungono gli utenti.
Google Ads si basa su parole chiave: l’annuncio viene mostrato a chi effettua una ricerca specifica. Meta invece sfrutta i dati comportamentali degli utenti: età, sesso, località, interessi, attività online e molto altro.
Su Meta puoi mostrare i tuoi annunci a chi ha determinati hobby, segue certi brand o ha interagito con contenuti simili.
Su Google invece raggiungi persone che hanno espresso un bisogno concreto scrivendo una ricerca specifica.
Entrambi permettono campagne di remarketing, cioè per raggiungere utenti che hanno già visitato il tuo sito o interagito con i tuoi contenuti.
Formati degli annunci
I formati pubblicitari cambiano molto tra le due piattaforme.
Meta punta su contenuti visuali: immagini singole, video, caroselli, slideshow e collezioni. Gli annunci appaiono nel feed, nelle storie o nei reel, cercando di catturare l’attenzione mentre l’utente naviga tra contenuti personali.
Google offre formati testuali nella rete di ricerca, e visivi (banner o video) nella rete display o su YouTube.
Se hai un e-commerce, puoi usare Google Shopping per mostrare direttamente i prodotti con immagine e prezzo.
Meta punta sull’impatto visivo e l’interazione, Google sulla pertinenza con la ricerca.
Obiettivi ideali per ciascuna piattaforma
Meta è perfetta per far conoscere il brand, generare interesse o coinvolgere il pubblico: è una pubblicità da “interruzione”, cioè l’utente non la cerca ma la riceve mentre fa altro. Questo la rende ottima per il top e middle funnel, quando ancora la persona non conosce bene l’offerta.
Google è ideale per chiudere vendite, generare contatti od ottenere conversioni rapide. L’utente ha espresso un bisogno, e l’annuncio arriva nel momento giusto. In questo senso, Google è una pubblicità “basata sull’intento”: mostra ciò che serve proprio quando serve. Ecco perché funziona molto bene nel bottom funnel.
Risultati e performance tipiche di Google e Meta
Google tende a portare clic più costosi ma con maggiore probabilità di conversione. Le persone che cercano attivamente un prodotto sono più pronte all’acquisto.
Meta porta molti più clic e visualizzazioni a basso costo, ma le conversioni possono richiedere più tempo e più passaggi.
Se vuoi creare notorietà, far scoprire un nuovo prodotto o coinvolgere chi ancora non ti conosce, Meta è la scelta giusta. Se vuoi raccogliere contatti pronti, vendere subito o intercettare chi già vuole ciò che offri, Google è più efficace.
Vantaggi e limiti principali delle due piattaforme per le campagne
Meta (Facebook/Instagram)
Vantaggi: targeting dettagliato, creatività visiva, costi più bassi, ottimo per awareness e engagement.
Limiti: non intercetta utenti con intento esplicito, può servire più tempo per convertire.
Google Ads
Vantaggi: alta intenzione d’acquisto, vari formati, ideale per conversioni dirette.
Limiti: costi più alti per clic, formati meno creativi, più concorrenza su parole chiave.
La scelta tra Meta e Google dipende dai tuoi obiettivi di business. Spesso, una strategia combinata è la soluzione migliore: usi Meta per far conoscere il brand, stimolare l’interesse e riscaldare il pubblico, poi Google per chiudere le vendite con chi cerca attivamente ciò che offri. Così sfrutti il meglio di entrambi i mondi.
Vuoi capire qual è la strategia più adatta al tuo business?
Parliamone: analizziamo insieme obiettivi, pubblico e budget per costruire una campagna efficace su Google, Meta o entrambi i canali.